Il viaggio di Leonardo in Abruzzo, le coperte di Taranta Peligna, la cartiera di Celano e il mistero del Codice Lauri

L'articolo di "Abruzzolive.it"  ci parla di un viaggio di Leonardo da Vinci negli Abruzzi con il suo amico Paolo Trivulzio, un mercante milanese di stoffe.

"In seguito passarono per Taranta Peligna, dove Leonardo, ben più pratico di automatismi e macchine rispetto al suo amico Trivulzio, riuscì nell’ardua impresa di capire il funzionamento di quei telai, che all’epoca erano all’avanguardia della tecnica. Leonardo, per sdebitarsi, abbozzò disegni e trame che i tessitori di Taranta Peligna utilizzarono negli anni a venire, fino ad oggi, per creare le celebri coperte abruzzesi, sempre più rare.

Non sappiamo di più di quanto Francesco Proia, autore ci racconta nell'articolo.

Sappiamo che nel 1564 fu "Principatp el campanile" della Chiesa di San Biagio, più nota per il suo imponete portale ligneo. Deduciamo che il piccolo paese doveva essere molto ricco per chiamare tali maestranze a fare grande il culto di San Biagio protettore del lanaioli.

Sarebbe interessante approfondire.

Nell’intervista di ”Mezzogiorno Italia” del 23 febbraio su Rai3, Gaetano Merlino ci dice che Leonardo potrebbe essere venuto a Taranta, territorio produttivo sotto diretta influenza fiorentina, con compiti tecnici ingegneristici, legati alle numerose gualchiere,  6 nella valle dell'Aventino dislocate lungo il fiume Aventino. La Gualchiera Orsatti, nel Museo delle Tradizioni Faresi di Fara San Martino è un esempio ben conservato di queste antiche macchine. Purtroppo al momento non è visitabile.

Tornando al grande maestro del rinascimento italiano, non escludiamo che durante la permanenza abruzzese si fosse prodigato nel disegnare qualche bozza degli angeli che caratterizzano le nostre coperte …

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